IT202100008615A1 - Unita’ di bicchieratura, macchina bicchieratrice automatica comprendente detta unita’ e metodo di bicchieratura di tubi in pvc-o - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?UNITA? DI BICCHIERATURA, MACCHINA BICCHIERATRICE
AUTOMATICA COMPRENDENTE DETTA UNITA? E METODO DI
BICCHIERATURA DI TUBI IN PVC-O?
La presente invenzione ha per oggetto una unit? di bicchieratura facente parte di una macchina bicchieratrice per tubi in materiale termoplastico, cio? una unit? atta a deformare a bicchiere almeno un?estremit? di un tubo in materiale termoplastico (nel bicchiere, come noto, viene alloggiata una guarnizione ed inserito, nell?uso, l'estremit? di un altro tubo per formare una condotta).
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto una unit? di bicchieratura per tubi termoplastici in PVC (polivinilcloruro) bi-orientato (cosiddetto PVC-O).
I tubi in PVC-O sono prodotti mediante un processo (artificiale) di sollecitazione che permette l'orientamento delle lunghe catene molecolari di PVC ottenute dal processo di estrusione lungo una desiderata direzione.
L'orientamento in direzione longitudinale e circonferenziale che si ottiene nel PVC-O permette il miglioramento delle propriet? fisiche rispetto al convenzionale PVC-U (polivinilcloruro rigido). Per fare avvenire l'orientazione si fa aumentare la temperatura del tubo fino ad un valore superiore alla temperatura di transizione vetrosa (Tg, circa 75? - 80? C) del PVC e poi si applica nel tubo una notevole forza sia in direzione assiale che in direzione circonferenziale (in modo da aumentare il diametro del tubo e ridurre lo spessore di parete dello stesso).
Tali tubi in PVC-O sono tubi idonei all?impiego con fluidi in pressione (anche con pressioni particolarmente elevate).
I tubi in PVC-O sono, a parit? di pressione nominale di esercizio del tubo, realizzati con spessore di parete inferiori rispetto ai tradizionali tubi in PVC-U (non orientato).
Si osservi che i tubi in PVC-O possono essere impiegati, con spessori accettabili, per pressioni particolarmente elevate (fino a 25 bar).
Nel settore in questione, ? noto realizzare un bicchiere mediante una metodologia che ? comunemente nota nella letteratura come "Rieber" ovvero ?sistema Rieber?.
Secondo il sistema Rieber, in corrispondenza dell'estremit? del tubo preventivamente riscaldata (ad una temperatura maggiore della temperatura di transizione vetrosa del PVC) viene inserito un mandrino metallico, denominato tampone, riscaldato, e su cui in precedenza ? stata collocata, in una precisa zona di alloggiamento, una guarnizione.
Tale zona di alloggiamento, ricavata nel tampone, ? opportunamente configurata e dimensionata in funzione della specifica guarnizione da alloggiare.
Nei tubi in PVC-O, secondo il sistema Rieber, l'azione che sagoma il bicchiere, e la relativa sede della guarnizione, ? la spontanea contrazione delle molecole orientate sul tampone di formatura e sulla guarnizione stessa.
Durante le prime fasi di formatura del bicchiere, l'estremit? del tubo viene a calzare il tampone metallico e la guarnizione. In pratica, tampone e guarnizione, assieme, costituiscono lo stampo di formatura bicchiere.
Diversamente dai tubi in PVC-O, nei tubi in PVC-U, secondo la tecnica nota, una volta che l'estremit? del tubo da sagomare ? stata calzata sull'insieme costituito da tampone e guarnizione collocata sul tampone, l'estremit? del tubo viene definitivamente sagomata su tale insieme, esercitando o un'azione di depressione (tendente a realizzare il vuoto all'interno del tubo calzato sul tampone) e/o un azione di sovrappressione sulla superficie esterna del tubo (per esempio con fluido in pressione quale, ad esempio, aria compressa).
A raffreddamento ultimato, la guarnizione rimane bloccata nel bicchiere, diventando parte integrante di esso.
Le guarnizioni utilizzate secondo il sistema Rieber sono diverse dalle guarnizioni elastomeriche destinate, in genere, ad essere inserite nella sede scanalata di un bicchiere tradizionale, ovverosia un bicchiere conformato con sede per la guarnizione da inserire successivamente alla formatura e raffreddamento di quest'ultimo.
In particolare, le guarnizioni Rieber sono caratterizzate da una struttura che integra nel materiale elastomerico una parte anulare rigida - metallica o in plastica dura - con specifiche funzioni di rinforzo e di irrigidimento della guarnizione.
Il sistema Rieber permette quindi di realizzare, con un'unica macchina, un tubo provvisto di bicchiere completo di guarnizione, in cui la guarnizione ? bloccata nel bicchiere del tubo.
Esempi di metodi di bicchieratura Rieber in tubi in PVC-O sono descritti nei documenti brevettuali EP0930148 e IT01305981 a nome della richiedente, nonch? in altri documenti brevettuali quali WO 97/33739, WO 99/42279, WO 97/10942 e EP2614952.
Il metodo di bicchieratura dei tubi in PVC-O, secondo il sistema Rieber, trova ad oggi una applicabilit? limitata a tubi per adduzione di fluidi in pressione con spessori sottili, per pressioni di esercizio nominali relativamente basse, non superiori a 12,5 bar.
Vi ? quindi una esigenza particolarmente sentita di poter disporre di una unit? di bicchieratura e di una metodologia di bicchieratura, secondo il sistema RIEBER, che sia applicabile a tubi per adduzione di fluidi in pressione di spessori elevati, atti ad essere impiegati con pressioni di esercizio nominali alte, anche superiori a 15-20 bar, almeno fino a 25 bar.
In particolare, la Richiedente ha condotto approfonditi studi sperimentali finalizzati ad indagare i problemi della metodologia di bicchieratura secondo il sistema RIEBER che ne limitavano l?applicazione a tubi con spessore di parete / diametro ridotto, atti ad essere impiegati con pressioni di esercizio nominali relativamente basse.
La richiedente ha quindi compreso, attraverso tali studi sperimentali, che i bicchieri dei tubi in PVC-O (secondo il sistema Rieber) realizzati secondo la tecnica nota presentano una imperfetta adesione della parete del tubo alla guarnizione, in particolare nella zona prossima al bordo del bicchiere. Gli studi della richiedente hanno messo in luce che l?imperfetta adesione della parete del tubo alla guarnizione ? conseguenza dell'assestamento della parete del bicchiere determinato dal progressivo raffreddamento del materiale che si realizza nella fase di inserimento del tubo nel tampone e nella guarnizione.
Altro inconveniente messo in luce dagli studi del richiedente risiede nella dimensione interna del bicchiere in corrispondenza della guarnizione, dimensione che risulta pi? piccola del limite che consente un regolare inserimento del tubo nel bicchiere. Tale inconveniente ? determinato dallo schiacciamento radiale della guarnizione contro il tampone in fase di formazione del bicchiere. Infatti, la guarnizione, in presa ed avvolta dalla parete del bicchiere in formazione, ? sottoposta alla forza indotta dalla spontanea contrazione radiale della parete del tubo. In seguito, con il progressivo raffreddamento della parete del tubo, la forma del bicchiere si stabilizza sulla forma schiacciata della guarnizione. Con la conclusione della fase di raffreddamento il bicchiere ? completamente e stabilmente sagomato sul tampone e sulla guarnizione. Con l?estrazione del tampone dal bicchiere, mentre la parete plastica del bicchiere rimane rigida e sostanzialmente stabile nelle sue dimensioni, la guarnizione, che era schiacciata dalla parete del tubo contro il tampone, essendo elastica, ? libera di dilatarsi spontaneamente verso l?interno del bicchiere. Il risultato della risposta elastica della guarnizione ? quello di determinare un diametro interno della guarnizione nel bicchiere inferiore al diametro interno della guarnizione libera non integrata nel bicchiere. Quindi, mentre le dimensioni interne del bicchiere sono conformi alla funzionalit? del giunto per tutta la parete in materiale plastico, la dimensione del diametro interno della guarnizione nel bicchiere assume valori pi? piccoli dei limiti stabiliti per un funzionale inserimento del tubo nel bicchiere di giunzione. Valori limite che normalmente corrispondono al diametro interno della guarnizione libera non deformata.
La macchina e il metodo oggetto della presente descrizione si propongono di risolvere i suddetti inconvenienti per i tubi in PVC-O e di soddisfare l?esigenza espressa in premessa.
Scopo della presente invenzione ? quindi quello di rendere disponibile una unit? di bicchieratura ed una metodologia di bicchieratura che operi secondo il sistema Rieber e che sia applicabile, in modo efficiente, anche a tubi per adduzione di fluidi in pressione con elevati spessori di parete, per pressioni di esercizio nominali elevate.
Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di rendere disponibile una unit? di bicchieratura ed una metodologia di bicchieratura - che operi secondo il sistema Rieber ? in modo particolarmente efficiente ed in grado di produrre un tubo con bicchiere di elevata qualit?.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della descrizione che segue, vengono raggiunti da una macchina bicchieratrice e da un metodo di bicchieratura dei tubi in materiale termoplastico comprendenti le caratteristiche tecniche esposte in una o pi? delle rivendicazioni annesse.
Le caratteristiche tecniche dell?invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 illustra parzialmente, secondo una vista in pianta, una macchina bicchieratrice oggetto della presente invenzione;
- la figura 2 illustra parzialmente, secondo una vista frontale, la macchina bicchieratrice di cui alla figura 1;
- la figura 3A illustra un tubo termoplastico in PVC-O avente una estremit? deformata a bicchiere, realizzato secondo l?unit? di bicchieratura ed il metodo oggetto della presente invenzione;
- la figura 3B illustra una vista in sezione di una guarnizione impiegabile per realizzare il tubo termoplastico deformato a bicchiere di cui alla figura 3A;
- la figura 4A illustra una vista in sezione parziale di una unit? di bicchieratura, facente parte della macchina di cui alle figure 1 e 2, ed oggetto della presente invenzione;
- la figura 4B illustra un ingrandimento di figura 4A (in cui non ? mostrata la guarnizione del tubo);
- le figure da 5 a 23 illustrano schematicamente l?unit? di bicchieratura di cui alla figura 4A ed il tubo, in differenti fasi sequenziali della realizzazione del bicchiere su una estremit? del tubo;
- le figure da 24 a 32 illustrano ulteriori dettagli della formatura del bicchiere del tubo secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle allegate figure, ? stata indicata con il riferimento 100 una macchina bicchieratrice atta ad essere installata in un impianto di produzione di tubi T in materiale termoplastico.
Tale macchina 100 ? in grado di realizzare un bicchiere ad una estremit? E di un tubo T incorporante una guarnizione G secondo il sistema RIEBER.
La macchina 100 di bicchieratura di tubi T in materiale termoplastico del tipo in PVC-O, comprende:
- una unit? 101 di riscaldamento del tubo ad una prestabilita temperatura di riscaldamento;
- una unit? 1 di bicchieratura (che verr? meglio descritta nel seguito); - una unit? 102 di raffreddamento del tubo, associata a detta unit? 1 di bicchieratura per raffreddare il tubo T calzato su un tampone 2 di formatura (meglio descritto nel seguito e facente parte dell?unit? 1 di bicchieratura).
Secondo un altro aspetto, la macchina 1 comprende una unit? 103 di preriscaldamento, disposta a monte della unit? 101 di riscaldamento, e configurata per riscaldare il tubo T ad una prestabilita temperatura di preriscaldamento, inferiore alla temperatura di riscaldamento.
La macchina bicchieratrice 100 comprende quindi una pluralit? di stazioni, attive temporalmente in sequenza sul tubo T (in particolare sulla sua estremit? E).
La prima stazione ST1 di ricezione del tubo, ? configurata per prelevare il tubo T (opportunamente tagliato) dalla linea di estrusione.
La prima stazione di ricezione del tubo comprende quindi, a tale scopo, un organo di prelievo.
La macchina comprende quindi, una stazione di pre-riscaldamento, in cui ? disposta operativamente attiva l?unit? 103 di preriscaldamento del tubo T, nella quale ? disposto il tubo T successivamente alla prima stazione di ricezione del tubo.
In tale stazione di pre-riscaldamento, il tubo T ? riscaldato preferibilmente ad una temperatura inferiore alla temperatura di transizione vetrosa (Tg) del PVC.
La macchina comprende altres? una stazione di riscaldamento, in cui ? disposta operativamente attiva l?unit? 101 di riscaldamento del tubo T. Il tubo T viene ad essere disposto nella stazione di riscaldamento successivamente alla stazione di pre-riscaldamento.
In tale stazione di pre-riscaldamento, il tubo T ? riscaldato ad una temperatura superiore alla temperatura di transizione vetrosa del PVC, e comunque superiore alla temperatura di pre-riscaldamento.
Va da s? che la presenza di una stazione di pre-riscaldamento ? opzionale, potendo la macchina 100 comprendere anche solo una stazione di riscaldamento.
Preferibilmente, l?unit? 103 di preriscaldamento comprende un forno.
Preferibilmente, l?unit? 101 di riscaldamento comprende un forno.
Preferibilmente, tale forno ? un forno a contatto.
Tale forno realizza il riscaldamento finale dell'estremit? del tubo T in modo differenziato lungo la direzione longitudinale del tubo.
La stazione di riscaldamento comprende, inoltre, un elemento di contrasto interno, che viene disposto internamente al tubo per sostenere internamente l'estremit? del tubo T durante il riscaldamento, ed impedire la contrazione diametrale del tubo.
Alla fine della fase di riscaldamento la temperatura del tubo T ? di circa 100?C verso l'estremit? e decresce fino a 80?C nella zona che andr? a costituire il raccordo di parete tra tubo e bicchiere.
Costituisce oggetto dell?invenzione una unit? 1 di bicchieratura di tubi T in materiale termoplastico del tipo in PVC-O (facente parte della macchina 100) comprendente:
- un tampone 2 di formatura per deformare a bicchiere B una porzione E d?estremit? di un tubo T in materiale termoplastico, detto tampone 2 avendo un asse X1 centrale longitudinale di simmetria ed una regione 3 di alloggiamento per una guarnizione G anulare atta ad essere accoppiata, internamente, al tubo T in materiale termoplastico (secondo il sistema Rieber);
- un elemento 4 di riscontro anulare calzato scorrevolmente su detto tampone 2 per muoversi lungo la direzione di detto asse X1 centrale longitudinale, fra una posizione P1 avanzata, ed una posizione P2 arretrata;
- un primo dispositivo 6 di riscaldamento, configurato per riscaldare l?elemento 4 di riscontro anulare ad una temperatura (superiore alla temperatura di transizione vetrosa) e quindi riscaldare per contatto la superficie interna della porzione del tubo T di estremit? avvolgente (ovvero calzata su) l?elemento di riscontro anulare 4.
- un secondo dispositivo 5 di riscaldamento, configurato per riscaldare dall?esterno detto tubo T in materiale termoplastico calzato sul tampone 2 di formatura, in una prestabilita zona del tampone 2 (pi? precisamente, in una zona che si estende dalla zona prossimale alla regione 3 di alloggiamento di detta guarnizione G anulare fino al bordo estremo C del tubo T)
Si osservi che l?insieme del primo dispositivo 6 di riscaldamento e del secondo dispositivo 5 di riscaldamento consente di definire una camera calda (cilindrica) 21.
Con riferimento al secondo dispositivo 5 di riscaldamento, si osservi che tale dispositivo comprende, preferibilmente, un elemento anulare riscaldante 12.
Detto elemento anulare riscaldante 12 ? preferibilmente realizzato in materiale metallico (preferibilmente in lega di alluminio).
Il secondo dispositivo 5 di riscaldamento pu? comprendere una pluralit? di resistenze 20, disposte in (attorno a, o annegate in) detto elemento anulare riscaldante 12, per generare calore da una pluralit? di differenti zone.
Secondo una variante, il secondo dispositivo 5 di riscaldamento pu? comprendere una unica resistenza elettrica, disposta (attorno a, o annegate in) in detto elemento anulare 12 riscaldante.
La/e resistenza/e elettrica/elettriche ?/sono configurata/e per riscaldare in modo omogeneo l?elemento anulare 12 riscaldante.
Il secondo dispositivo 5 di riscaldamento riscalda, dall?esterno, preferibilmente la zona terminale del tubo T, dal bordo estremo C del tubo T stesso fino alla sede della guarnizione G.
Tale elemento anulare riscaldante 12 ? configurato per formare con l?elemento di riscontro anulare 4, riscaldato dal dispositivo 6, la camera calda (cilindrica) 21.
Questa camera calda 21 ?, preferibilmente, dimensionata per contenere internamente una porzione del tubo T di estremit? avvolgente (ovvero calzata su) l?elemento di riscontro anulare 4.
La parete della zona terminale del tubo T si trova quindi contenuta in tale camera 21 calda, con la propria superficie interna a contatto con la superficie dell?elemento di riscontro anulare 4 e con la superficie esterna adiacente distaccata dalla superficie interna dell?elemento anulare riscaldante 12.
Si osservi che la distanza predeterminata tra la superficie esterna della parete del tubo T e la superficie interna dell?elemento anulare riscaldante 12 consente l?inserimento nella camera calda 21 della parete del tubo senza interferenze (senza contatto) con l?elemento anulare riscaldante 12. Prove sperimentali hanno portato alla conclusione che la distanza ottimale fra la parete del tubo T e la superficie interna dell?elemento anulare riscaldante 12 sia compresa fra 0.5 e 10 mm; pi? preferibilmente fra 1 e 8 mm; ancora pi? preferibilmente fra 2 e 6 mm.
L?elemento riscaldante 12 anulare ? disposto in modo che la distanza fra la parete del tubo T e la superficie interna renda trascurabili gli effetti convettivi generati dall?aria calda, effetti che disturberebbero la trasmissione di calore verso il tubo T.
La trasmissione di calore dall? elemento riscaldante 12 anulare al tubo T avviene prevalentemente per irraggiamento.
Preferibilmente, il secondo dispositivo 5 di riscaldamento riscalda la zona terminale del tubo T in assenza di contatto (il tubo ? preferibilmente disposto non a contatto con l?elemento anulare riscaldante 12).
Preferibilmente, il secondo dispositivo 5 di riscaldamento riscalda la zona terminale del tubo T per irraggiamento.
Sperimentalmente e vantaggiosamente, ? stato riscontrato che il fatto di riscaldare, dall?interno la zona terminale del tubo T avvolgente (ovvero calzata su) l?elemento di riscontro anulare 4 per contatto con l?elemento 4 (riscaldato dal dispositivo 6) e dall?esterno tramite l?elemento riscaldante 12 riscaldato dal dispositivo 5, durante l?operazione di sagomatura del bicchiere, in particolare con un riscaldamento omogeneo ed ad una prestabilita temperatura, consente di migliorare notevolmente la bicchieratura del PVC-O, consentendo la formazione di bicchieri in tubi in PVC-O di dimensioni maggiori a quelli lavorabili secondo le tecniche convenzionali.
L?unit? 1 oggetto dell?invenzione ? quindi in grado di lavorare tubi in PVC-O anche di notevoli diametri / spessori di parete.
Secondo un altro aspetto, detto tampone 2 di formatura ? dotato di una prima sede S1 anulare di alloggiamento di almeno una parte di detta guarnizione G.
Secondo ancora un altro aspetto, l?elemento 4 di riscontro anulare ? dotato di una seconda sede S2 di alloggiamento della guarnizione G, configurata per alloggiare almeno una parte di detta guarnizione G.
Vantaggiosamente, tali sedi S1 ed S2 sono conformate per accogliere rispettive porzioni della guarnizione G.
In particolare, tali sedi S1 ed S2 sono conformate per consentire la massima adesione tra guarnizione e, rispettivamente, il tampone 2 di formatura e l?elemento 4 di riscontro anulare. Verranno adesso descritti gli effetti tecnici determinati dalla presenza della seconda sede S2 di alloggiamento della guarnizione G e della prima sede S1 anulare di alloggiamento della guarnizione G.
E? stato riscontrato sperimentalmente dalla richiedente che la presenza della seconda sede S2 di alloggiamento della guarnizione G agevola l?inserimento del tubo T sul tampone 2 e sulla guarnizione G, riducendo in un certo qual modo (per quanto possibile) il rischio che la guarnizione G possa subire, in conseguenza delle forze che si originano per il contatto con il tubo T, seri danni.
La seconda sede S2 limita, infatti, la deformazione della guarnizione subita quando il tubo T viene calzato su di essa, accogliendone una parte al proprio interno.
Preferibilmente, la seconda sede S2 ha una forma concava verso la parte distale del tampone 2 (ovvero verso la morsa 10).
La prima sede S1 anulare di alloggiamento ha, sostanzialmente, il medesimo effetto tecnico descritto sopra in relazione alla seconda sede S2.
La prima sede S1 anulare di alloggiamento, pertanto, contribuisce all?effetto tecnico di limitare la deformazione della guarnizione G durante la bicchieratura, accogliendone una parte al proprio interno, riducendo cos? il rischio di una deformazione eccessiva della guarnizione.
Secondo ancora un altro aspetto, l?unit? 1 comprende una unit? 7 (elettronica, comprendente hardware e/o software) di controllo ed azionamento.
Secondo ancora un altro aspetto, l?unit? di bicchieratura 1 comprende una primo sensore 9 (di temperatura) configurato per rilevare la temperatura in corrispondenza di detto primo dispositivo 6 di riscaldamento (pi? precisamente per rilevare la temperatura dell?elemento 4 di riscontro anulare).
Secondo un ulteriore aspetto, l?unit? 1 comprende un secondo sensore 8 (di temperatura) configurato per rilevare la temperatura in corrispondenza di detto secondo dispositivo 5 di riscaldamento.
Preferibilmente ma non limitatamente, il primo sensore 9 ? una termocoppia.
Preferibilmente ma non limitatamente, il secondo sensore 8 ? una termocoppia.
L?unit? 7 di controllo ed azionamento ? configurata per regolare il secondo dispositivo 5 di riscaldamento in funzione di un valore di temperatura rilevato dal secondo sensore 8, per effettuare un riscaldamento di una porzione del tubo T in corrispondenza della regione 3 di alloggiamento di detta guarnizione G anulare ed estesa fino al bordo estremo C del tubo T ad una prestabilita temperatura.
L?unit? 7 di controllo ed azionamento ? configurata per regolare detto primo dispositivo 6 di riscaldamento in funzione di un valore di temperatura rilevato dal primo sensore 9, per effettuare un riscaldamento dell?elemento 4 di riscontro anulare ad una prestabilita temperatura (superiore alla temperatura di transizione vetrosa).
Secondo ancora un altro aspetto, l?apparecchiatura 1 comprende una morsa 10 di serraggio del tubo.
Detta morsa 10 ? provvista di ganasce (10A, 10B) di serraggio, mobili relativamente fra una configurazione di chiusura ed una di apertura (in particolare, preferibilmente, di una prima e di una seconda ganascia).
La morsa 10 di serraggio vincola il tubo T in una posizione orizzontale in modo che l'asse longitudinale X2 del tubo T coincida con l'asse X1 del tampone 2 di formatura.
Secondo un altro aspetto, il tampone 2 di formatura, l?elemento anulare 4 di riscontro sono portati da un carrello 11.
Pi? precisamente, il tampone 2 di formatura, l?elemento anulare 4, il secondo riscaldatore 5 ed il primo riscaldatore 6 sono portati dal carrello 11 (mobilmente rispetto al telaio della macchina).
Si osservi che l?elemento anulare 4 di riscontro ? configurato per potersi muovere rispetto al carrello 11 ovvero rispetto al tampone 2 di formatura. Pi? precisamente, l?elemento anulare 4 di riscontro ? portato dal carrello 11 con possibilit? di movimentazione indipendente rispetto allo stesso. Preferibilmente, l?elemento anulare 4 di riscontro e il secondo riscaldatore 5 sono fra loro solidali (ovvero movimentati sempre solidalmente) nel moto relativo rispetto al tampone 2.
Secondo un'altra forma realizzativa, il secondo riscaldatore 5 pu? essere movimentato indipendentemente rispetto al primo riscaldatore 6 nel moto relativo rispetto al tampone 2.
Questa ultima forma di realizzazione offre il vantaggio di una maggiore adattabilit? a variazioni delle condizioni operative; in particolare, quando l?elemento anulare 4 di riscontro arretra e si distacca dal tubo T il secondo riscaldatore 5 pu? rimanere in posizione di riscaldamento offrendo un contributo di riscaldamento sulla parte di tubo che in spontanea contrazione si sagoma sulla guarnizione e tampone.
Come conseguenza, viene incrementato l?effetto di contrazione spontanea della parete di estremit? del tubo.
Il carrello 11 ? configurato per risultare mobile fra una posizione avvicinata P4 al tubo T ed una posizione P5 allontanata rispetto al tubo T.
Il carrello 11 ? movimentato da relativi mezzi attuatori (non raffigurati). Con riferimento all?elemento anulare 4 di riscontro, evidenziamo che, preferibilmente, tale elemento anulare 4 di riscontro ? un corpo cilindrico cavo (preferibilmente metallico).
Pi? precisamente, si evidenzia che l?elemento anulare 4 di riscontro ? montato sul carrello 11 mobilmente rispetto al tampone 2 di formatura: in altre parole il tampone 2 di formatura e l?elemento anulare 4 di riscontro sono configurati per potersi muovere indipendentemente.
L?elemento anulare 4 di riscontro ? scorrevole sul tampone 2 di formatura; pi? precisamente la superficie interna dell?elemento anulare 4 di riscontro scorre sulla superficie esterna del tampone 2 di formatura.
Con riferimento al caricamento della guarnizione sul tampone 2 di formatura, l?unit? 1 pu? comprendere mezzi di prelievo e movimentazione della guarnizione G, non illustrati in quanto di tipo convenzionale.
Con riferimento alla guarnizione G, si osservi che essa viene ad essere disposta, prima che il tubo T sia calzato sul tampone 2, nella regione 3 di alloggiamento del tampone 2.
Tale regione 3 di alloggiamento ? definita da una zona ribassata ricavata sulla superficie esterna del tampone 2.
La guarnizione G comprende, preferibilmente, una porzione elastomerica G1 ed una porzione rinforzata G2, realizzata in un differente materiale. Preferibilmente, la porzione rinforzata G2 ? realizzata in materiale plastico o metallico.
Tale porzione rinforzata G2 ? disposta, preferibilmente, nella spalla posteriore della guarnizione.
Nel caso illustrato nella figura 3B, la porzione rinforzata G2 ? annegata nella porzione elastomerica G1 della guarnizione G.
Tale porzione rinforzata G2 ? costituita, preferibilmente, da un anello metallico.
Con riferimento al tampone 2, ? da notare che l?unit? 1 comprende un riscaldatore configurato per riscaldare il tampone di formatura 2.
Il tampone 2 pu? venire riscaldato, secondo una forma esemplificativa e non limitativa, mediante un circuito interno 13 di circolazione di un fluido riscaldante (ad esempio acqua).
Preferibilmente, il tampone 2 ? riscaldato a temperature comprese fra 40?C e 65?C (inferiori alla temperatura di transizione vetrosa del PVC-O). Ancora pi? preferibilmente, il tampone 2 ? riscaldato a temperature comprese fra 45?C e 60?C (o alternativamente a temperature comprese fra 45?C e 55?C).
Con riferimento all?elemento 4 di riscontro anulare, si osserva che preferibilmente esso ? riscaldato (dal primo dispositivo 6 di riscaldamento) ad una temperatura compresa fra 85? e 105? C (pi? preferibilmente fra 90? e 100? C, ancora pi? preferibilmente fra 92?C e 100?C).
A titolo esemplificativo, il primo dispositivo 6 di riscaldamento ? definito da resistenze elettriche 22.
Tali resistenze elettriche 22 sono controllate dall?unit? 7 di azionamento e controllo.
Secondo la presente descrizione, ? reso disponibile un metodo di bicchieratura di tubi T in materiale termoplastico del tipo in PVC-O, comprendente le seguenti fasi:
- predisporre un tampone 2 di formatura atto a deformare a bicchiere una porzione E d?estremit? di un tubo T in materiale termoplastico;
- predisporre un elemento anulare 4 di riscontro, calzato su detto tampone 2 di formatura, e mobile lungo detto tampone 2 di formatura fra una posizione avanzata P1 ed una posizione arretrata P2;
- predisporre una guarnizione G anulare su detto tampone 2 di formatura in una regione 3 predeterminata, detta guarnizione G anulare essendo atta ad essere collocata stabilmente nel bicchiere B da formare (solidalmente al tubo T),
- disporre detto elemento anulare 4 di riscontro nella posizione avanzata P1 per riscontrare la guarnizione G predisposta nella regione 3;
- predisporre un tubo T avente una porzione E d?estremit? del tubo T riscaldata ad una temperatura determinata (superiore alla temperatura di transizione vetrosa Tg) atta a permetterne la deformazione,
- muovere, fino ad una prestabilita distanza, relativamente tra loro, detta porzione E d?estremit? del tubo T e detto tampone 2, in avvicinamento reciproco in direzione di un asse X2 centrale longitudinale del tubo T stesso, per calzare detta porzione E d?estremit? sull?insieme di detto tampone 2, detta guarnizione G anulare e detto elemento anulare 4.
Il metodo comprende inoltre le seguenti fasi:
- riscaldare l?elemento 4 di riscontro anulare ad una prestabilita temperatura (superiore alla temperatura di transizione vetrosa) in modo da riscaldare per contatto la superficie interna della porzione del tubo T di estremit? avvolgente (ovvero calzata su) l?elemento di riscontro anulare 4 e, contemporaneamente, riscaldare dall?esterno detto tubo T in materiale termoplastico calzato sul tampone 2 di formatura, in una prestabilita zona del tampone 2 (zona che, pi? precisamente, si estende dalla zona prossimale alla regione 3 di alloggiamento di detta guarnizione G anulare fino al bordo estremo C del tubo T);
- movimentare detto elemento anulare 4 di riscontro dalla posizione avanzata P1 a quella arretrata P2, per svincolare (non riscontrare) l?elemento 4 anulare di riscontro dalla guarnizione G e dal tubo T stesso.
Secondo ancora un altro aspetto, l?elemento anulare 4 di riscontro ? dotato di una seconda sede S2 di alloggiamento di una porzione della guarnizione G e la fase di disporre detto elemento anulare 4 di riscontro nella posizione avanzata P1 comprende una fase di accogliere almeno una porzione della guarnizione G all?interno della seconda sede S2 di alloggiamento.
Secondo ancora un altro aspetto, il tampone 2 di formatura ? dotato di una prima sede S1 anulare di alloggiamento della guarnizione G, affacciata radialmente verso l?esterno del tampone 2 stesso, e la fase di calzare detta porzione E d?estremit? del tubo T sull?insieme di detto tampone 2 e detta guarnizione G anulare comprende una fase di accogliere almeno una porzione della guarnizione G all?interno della prima sede S1 anulare del tampone 2 di formatura.
Secondo un altro aspetto, la fase di predisporre una guarnizione G anulare su detto tampone 2 di formatura in una posizione predeterminata comprende una fase di calzare detta guarnizione G sul tampone 2 di formatura e movimentare l?elemento 4 di riscontro anulare dalla posizione arretrata P2 a quella avanzata P1 per riscontrare la guarnizione G e portarla nella posizione predeterminata di detto tampone 2 di formatura. Secondo ancora un altro aspetto, prima della fase di muovere, fino ad una prestabilita distanza, relativamente tra loro detta porzione E d?estremit? del tubo T e detto tampone 2, il metodo comprende una fase di serrare il tubo mediante la chiusura una morsa 10.
Secondo un altro aspetto, il metodo comprende una fase di rilasciare il tubo T mediante l?apertura della morsa 10 per un prestabilito tempo, a valle delle fasi di:
- muovere, fino ad una prestabilita distanza, relativamente tra loro detta porzione E d?estremit? del tubo T e detto tampone 2 di formatura, in avvicinamento reciproco in direzione di un asse X2 centrale longitudinale del tubo T stesso;
- disporre detto elemento anulare 4 di riscontro nella posizione avanzata P1, per riscontrare il tubo T e la guarnizione G del tubo stesso;
- riscaldare ad una prestabilita temperatura, dall?interno e, contemporaneamente, riscaldare ad una prestabilita temperatura, dall?esterno, la porzione E d?estremit? di un tubo T in materiale termoplastico in corrispondenza della zona che si estende dalla regione 3 di alloggiamento in cui ? disposta detta guarnizione G anulare fino al bordo C estremo del tubo, per un tempo prestabilito.
Secondo ancora un altro aspetto, la fase di rilasciare il tubo mediante l?apertura della morsa 10 ? eseguita prima della, o in parziale sovrapposizione alla, fase di movimentare detto elemento anulare 4 di riscontro dalla posizione avanzata P1 a quella arretrata P2, per svincolarsi dalla guarnizione G e dal tubo T.
Secondo un altro aspetto, il metodo comprende, successivamente alla fase di rilasciare il tubo T mediante l?apertura della morsa 10 per un prestabilito tempo, una fase di serrare ulteriormente il tubo T mediante la chiusura della morsa 10.
Secondo ancora un altro aspetto, il metodo comprende, successivamente alla fase di movimentare detto elemento anulare 4 di riscontro dalla posizione P1 avanzata a quella arretrata P2, per svincolarsi dalla guarnizione G del tubo T stesso, una fase di movimentare l?elemento anulare 4 di riscontro dalla posizione arretrata P2 di disimpegno verso la posizione avanzata P1 di impegno, fino ad una posizione intermedia P3 di impegno dell? elemento anulare 4 di riscontro con una parte di estremit? del tubo T compresa fra la guarnizione G ed il bordo estremo del tubo T. Ci? consente, vantaggiosamente, di ottenere un bicchiere B in cui la guarnizione G presenta un diametro interno finale desiderato, in quanto l?estremit? del tubo T viene sollecitata dall?elemento anulare 4, quando ? ancora in una fase malleabile (non completamente raffreddata), consentendo di modellare tubo T e sede della guarnizione cos? che, una volta che il tubo T si ? raffreddato, la guarnizione G ha il corretto diametro finale e pu? ricevere correttamente in accoppiamento un altro tubo.
Nel processo di formatura del bicchiere, quando la parete del tubo T si ? sagomata completamente sulla guarnizione G e sul tampone 2 e non ? stata ancora attivata la fase di raffreddamento e stabilizzazione finale del bicchiere, la risposta alla sollecitazione meccanica della parete del bicchiere, seppure in prevalenza elastica, ?, in generale, elastoplastica. In particolare, il comportamento plastico ? accentuato nella zona del bicchiere adiacente alla spalla anteriore della guarnizione G fino al bordo estremo del bicchiere.
Infatti, tale zona ? stata soggetta alla trasmissione del calore della camera calda e, grazie anche a questo riscaldamento, ha mantenuto una residua plasticit?.
Se in questa fase del processo di formatura del bicchiere viene attivato un movimento di avanzamento dell?elemento anulare 4 di riscontro verso il bordo del bicchiere del tubo T, portando l?elemento anulare 4 di riscontro ad una quota stabilita in cui preme il bordo del bicchiere, si viene ad indurre sulla guarnizione G un benefico rilascio dell?azione di pressione radiale della parete del bicchiere.
La guarnizione G ?, in questa fase, compressa, nonch? schiacciata dalla parete del bicchiere verso il tampone 2.
La guarnizione G ? elastica; per cui, anche se la parete interna del bicchiere nella zona della guarnizione si dilata, la guarnizione G mantiene sempre l?adesione alla parete interna del bicchiere, ovverosia recupera elasticamente parte dello schiacciamento pregresso. Contemporaneamente continua il progressivo raffreddamento della parete del bicchiere del tubo T, per cui al termine della azione di contatto con il bordo del tubo T dell?elemento di riscontro anulare 4, cio? quando l?elemento di riscontro anulare 4 viene movimentato dalla posizione intermedia P3 verso la posizione P2 arretrata, il rilassamento elastico della guarnizione G ? parzialmente conservato, in quanto la risposta meccanica della parte del bicchiere alla sollecitazione indotta dall? elemento di riscontro anulare 4 non ? completamente elastica, ma elastoplastica.
Questo parziale rilassamento della guarnizione G ? quello sufficiente a fare in modo che, dopo l?estrazione del tampone 2 dal bicchiere definitivamente raffreddato, il diametro interno del tubo T in corrispondenza della guarnizione sia quello desiderato (necessario per la corretta funzionalit? dell?inserimento di un ulteriore tubo nel bicchiere con garanzia della tenuta).
Verranno adesso descritte brevemente le figure da 5 a 23 che illustrano, in dettaglio, il metodo oggetto dell?invenzione.
Le figure da 5 a 23 illustrano le fasi del ciclo di bicchieratura.
La figura 5 illustra la fase di disposizione del tubo T all?interno della morsa 10.
Come evidente, il tubo T viene disposto con il suo asse X2 allineato a (coincidente con) l?asse X1 del tampone 2 di formatura (coincidente con l?asse dell?elemento 4 di riscontro).
La figura 6 illustra la fase di chiusura della morsa 10. Il tubo T ? bloccato fra le ganasce (10A, 10B) della morsa 10.
Le figure da 7 a 14 illustrano l?avanzamento del carrello 11 verso il tubo T, rispettivamente in diverse posizioni di avanzamento. In tali fasi, il tubo T ? progressivamente inserito sul tampone 2 di formatura (il tubo viene calzato sul tampone 2 di formatura, quindi inserito nella guarnizione G ed infine nell?elemento anulare di riscontro 4, ovverosia inserito nella camera calda 21).
In queste fasi, il carrello 11 viene movimentato dalla posizione allontanata P5 alla posizione avvicinata P4.
La figura 15 illustra una fase in cui il carrello 11 ? nella posizione avvicinata P4 e l?elemento anulare 4 di riscontro nella posizione P1 avanzata.
In tale fase, la morsa 10 ? nella configurazione di apertura, ovvero le relative ganasce (10A, 10B) sono aperte.
Tale figura rappresenta l?inizio della fase di distensione del bicchiere in formazione, in cui le ganasce (10A, 10B) della morsa 10 vengono mantenute aperte per un prestabilito tempo.
La figura 16 illustra il prosieguo della fase di distensione del bicchiere. In questa fase, la morsa 10 ? nella configurazione di apertura, il carrello 11 nella posizione avvicinata P4 e l?elemento anulare 4 di riscontro inizia la movimentazione dalla posizione P1 avanzata verso la posizione arretrata P2.
A partire dalla fase di inserimento del tubo T nella guarnizione G, fino al termine della fase di distensione, ? attivato il primo dispositivo 6 di riscaldamento, per riscaldare l?interno del tubo e, contemporaneamente, ? attivato il secondo dispositivo 5 di riscaldamento, per riscaldare dall?esterno il tubo T in materiale termoplastico.
Entrambi i dispositivi di riscaldamento (5,6) contribuiscono a riscaldare la zona di estremit? del tubo T che si estende dalla sede della guarnizione G al bordo estremo C del tubo T.
La figura 18 illustra il termine della fase di distensione del bicchiere.
In tale fase, la morsa 10 ? nella configurazione di chiusura.
La figura 19 illustra la fase in cui l?elemento anulare 4 di riscontro ? movimentato verso il tubo T (verso la posizione avanzata P1), ovvero ? portato in una posizione intermedia P3 (fra la posizione avanzata P1 e la posizione arretrata P2) in cui si impegna con il bordo del bicchiere del tubo T.
In questo modo, l?elemento anulare 4 di riscontro impatta e comprime il bordo stesso del bicchiere.
L?elemento anulare 4 di riscontro ? mantenuto in questa posizione intermedia di impegno con il bordo del tubo T per un tempo prestabilito, per consentire un rilassamento elastico della guarnizione G e il ricalco del bordo del tubo T.
Tale fase definisce un rilassamento elastico della guarnizione G e il ricalco del bordo del tubo T.
La figura 20 illustra il termine del rilassamento elastico della guarnizione G e il ricalco del bordo del tubo T.
L? elemento anulare 4 di riscontro ? movimentato in allontanamento dal tubo T, verso la posizione P2 arretrata.
La figura 21 illustra l?elemento 4 anulare di riscontro nella posizione arretrata P2 di disimpegno (esso non impegna in alcun modo la guarnizione G e/o il tubo T).
Tale bicchiere ? ancora caldo e, in tale fase ha inizio il raffreddamento (mediante l?unit? 102 di raffreddamento) dell?estremit? E del tubo T.
La figura 22 illustra il bicchiere del tubo T realizzato, con le morse 10 ancora chiuse. In tale fase, il carrello 11 ? movimentato verso la posizione allontanata P5, per disimpegnare il tampone 2 dal tubo T.
La figura 23 illustra la morsa 10 nella configurazione aperta. In tale fase, viene estratto il tubo T (con il bicchiere realizzato e la guarnizione G inserita all?interno del tubo stesso) dall?unit? 1.
Le figure da 24 a 32 illustrano, con maggiore precisione di dettaglio (in termini temporali), quanto avviene durante il processo di formatura del bicchiere del tubo T secondo l?invenzione.
Nelle figure 24-26 il carrello 11 ? movimentato in avvicinamento al tubo T; nella figura 28 l?elemento anulare 4 ? movimentato verso la posizione arretrata P2.
Nella figura 31 l?elemento anulare 4 ? movimentato verso la posizione avvicinata P1, pi? precisamente fino a raggiungere una prestabilita posizione intermedia P3 di contatto con il bordo del tubo T (prima di essere nuovamente allontanato verso la posizione arretrata P2, si veda figura 4).
Si osservi che, secondo il metodo descritto e l?unit? 1 descritta in precedenza, la guarnizione G ? bloccata in modo permanente all?interno del tubo T stesso (per l?accoppiamento di forma e per il legame fra i materiali del tubo T e la guarnizione G che vengono ad istaurarsi durante la lavorazione).
Vantaggiosamente, l?unit? 1 di bicchieratura ed il metodo descritti, ed oggetto delle annesse rivendicazioni, consentono di ottenere un bicchiere in un tubo in PVC-O, secondo la metodologia RIEBER, anche con spessori di pareti notevoli.
L?unit? 1 di bicchieratura ed il metodo sono estremamente efficienti, e consentono di realizzare un bicchiere in un tubo in PVC-O di estrema qualit? (sia per quanto riguarda le caratteristiche dimensionali e costruttive del bicchiere, che per quanto concerne l?accoppiamento fra la guarnizione ed il tubo e la relativa tenuta durante l?accoppiamento del tubo con altri tubi).
Claims (17)
1. Unit? (1) di bicchieratura di tubi (T) in materiale termoplastico del tipo in PVC-O comprendente:
- un tampone (2) di formatura per deformare a bicchiere (B) una porzione (E) d?estremit? di un tubo (T) in materiale termoplastico, detto tampone (2) avendo un asse (X1) centrale longitudinale di simmetria ed una regione (3) di alloggiamento per una guarnizione (G) anulare atta ad essere accoppiata, internamente, al tubo (T) in materiale termoplastico;
- un elemento (4) di riscontro anulare calzato scorrevolmente su detto tampone (2) per muoversi lungo la direzione di detto asse (X1) centrale longitudinale, fra una posizione (P1) avanzata di riscontro della guarnizione (G), ed una posizione (P2) arretrata;
l?unit? (1) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere, in combinazione:
- un primo dispositivo (6) di riscaldamento, configurato per riscaldare l?elemento (4) di riscontro anulare ad una prestabilita temperatura in modo da riscaldare per contatto una superficie interna della porzione (E) di estremit? del tubo (T) calzata sull?elemento di riscontro anulare (4);
- un secondo dispositivo (5) di riscaldamento, configurato per riscaldare dall?esterno detto tubo (T) in materiale termoplastico calzato sul tampone (2) di formatura, in una prestabilita zona del tampone (2) in corrispondenza della porzione (E) d?estremit? del tubo (T) in materiale termoplastico.
2. Unit? di bicchieratura secondo la precedente rivendicazione, in cui detto tampone (2) di formatura ? dotato di una prima sede (S1) anulare di alloggiamento di almeno una parte di detta guarnizione (G).
3. Unit? di bicchieratura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto elemento (4) di riscontro anulare ? dotato di una seconda sede (S2) di alloggiamento della guarnizione (G), configurata per alloggiare almeno una parte di detta guarnizione (G).
4. Unit? di bicchieratura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente una unit? (7) di controllo ed azionamento.
5. Unit? di bicchieratura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e la rivendicazione 4, comprendente un primo sensore (9) configurato per rilevare la temperatura in corrispondenza di detto primo dispositivo (6) di riscaldamento, ed in cui l? unit? (7) di controllo ed azionamento ? configurata per regolare detto primo dispositivo (6) di riscaldamento in funzione di un valore di temperatura rilevato dal primo sensore (9), per effettuare un riscaldamento dell?elemento (4) di riscontro anulare ad una prestabilita temperatura.
6. Unit? di bicchieratura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni e la rivendicazione 4, comprendente un secondo sensore (8) configurato per rilevare la temperatura in corrispondenza di detto secondo dispositivo (5) di riscaldamento, ed in cui l? unit? (7) di controllo ed azionamento ? configurata per regolare detto secondo dispositivo (5) di riscaldamento in funzione di un valore di temperatura rilevato dal secondo sensore (8), per effettuare un riscaldamento della porzione (E) d?estremit? di un tubo (T) ad una prestabilita temperatura.
7. Unit? di bicchieratura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo dispositivo (5) di riscaldamento ? definito da un elemento anulare riscaldante (12) configurato per formare con l?elemento di riscontro anulare (4), riscaldato dal primo dispositivo di riscaldamento (6), una camera calda (21) dimensionata per contenere internamente almeno la porzione (E) del tubo di estremit? avvolgente l?elemento di riscontro anulare (4), detta porzione (E) del tubo di estremit? avvolgente l?elemento di riscontro anulare (4) avendo una propria superficie interna a contatto con una superficie dell?elemento di riscontro anulare (4) ed una propria superficie esterna distaccata da una superficie contraffacciata dell?elemento anulare riscaldante (12).
8. Macchina (100) di bicchieratura di tubi (T) in materiale termoplastico del tipo in PVC-O, comprendente:
- una unit? (101) di riscaldamento del tubo ad una prestabilita temperatura di riscaldamento;
- una unit? (1) di bicchieratura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni;
- una unit? (102) di raffreddamento del tubo, associata a detta unit? di bicchieratura, per raffreddare il tubo calzato su detto tampone (2) di formatura.
9. Macchina secondo la precedente rivendicazione, comprendente ulteriormente una unit? (103) di pre-riscaldamento, disposta a monte della unit? (101) di riscaldamento, e configurata per riscaldare il tubo (T) ad una prestabilita temperatura di preriscaldamento, inferiore alla temperatura di riscaldamento.
10. Metodo di bicchieratura di tubi (T) in materiale termoplastico del tipo in PVC-O, comprendente le seguenti fasi:
- predisporre un tampone (2) di formatura atto a deformare a bicchiere una porzione (E) d?estremit? di un tubo (T) in materiale termoplastico;
- predisporre un elemento anulare (4) di riscontro, calzato su detto tampone (2) di formatura, e mobile lungo detto tampone (2) di formatura fra una posizione avanzata (P1), ed una posizione arretrata (P2);
- predisporre una guarnizione (G) anulare su detto tampone (2) in una regione (3) determinata, detta guarnizione (G) anulare essendo atta ad essere collocata stabilmente nel bicchiere (B) da formare;
- disporre detto elemento anulare (4) di riscontro nella posizione avanzata (P1) per riscontrare la guarnizione (G) predisposta nella regione (3);
- predisporre un tubo (T) avente una porzione (E) d?estremit? riscaldata ad una temperatura determinata atta a permetterne la deformazione;
- muovere, fino ad una prestabilita distanza, relativamente tra loro detta porzione (E) d?estremit? del tubo (T) e detto tampone (2), in avvicinamento reciproco in direzione di un asse (X2) centrale longitudinale del tubo (T) stesso, per calzare detta porzione (E) d?estremit? sull?insieme di detto tampone (2), detta guarnizione (G) anulare e detto elemento anulare (4) il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - riscaldare l?elemento (4) di riscontro anulare ad una temperatura prestabilita in modo da riscaldare per contatto la superficie interna della porzione (E) di estremit? del tubo (T) avvolgente l?elemento di riscontro anulare (4) e, contemporaneamente, riscaldare dall?esterno detto tubo (T).
11. Il metodo secondo la rivendicazione precedente, in cui il tampone (2) di formatura ? dotato di una prima sede (S1) anulare di alloggiamento della guarnizione (G), affacciata radialmente verso l?esterno del tampone (2) stesso, ed in cui la fase di predisporre una guarnizione (G) anulare su detto tampone (2) in una regione (3) determinata comprende una fase di accogliere almeno una porzione della guarnizione (G) all?interno della prima sede (S1) anulare del tampone (2) di formatura.
12. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 10 a 11, in cui l?elemento anulare (4) di riscontro ? dotato di una seconda sede (S2) di alloggiamento di una porzione della guarnizione (G) ed in cui la fase di predisporre una guarnizione (G) anulare su detto tampone (2) in una regione (3) determinata comprende una fase di accogliere almeno una porzione della guarnizione (G) all?interno della seconda sede (S2) di alloggiamento.
13. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 10 a 12, in cui la fase di riscaldare dall?esterno detto tubo (T) in materiale termoplastico calzato sul tampone (2) di formatura, in corrispondenza della porzione (E) di estremit? del tubo (T), comprende una fase di predisporre un elemento anulare riscaldante (12) avente una superficie interna circondante l?estremit? (E) del tubo (T) e distanziato, radialmente, da una superficie esterna del tubo, di una distanza compresa fra 1 mm e 10 mm.
14. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 10 a 13, comprendente, almeno durante la fase di riscaldare l?elemento (4) di riscontro anulare ad una temperatura prestabilita in modo da riscaldare per contatto la superficie interna della porzione (E) di estremit? del tubo (T) avvolgente l?elemento di riscontro anulare (4) e, contemporaneamente, riscaldare dall?esterno detto tubo (T) in materiale termoplastico calzato sul tampone (2) di formatura, in corrispondenza della porzione (E) di estremit? del tubo (T),
una fase di chiudere il tubo mediante una morsa (10), ed una fase di rilasciare il tubo (T) mediante l?apertura della morsa (10) per un prestabilito tempo, a valle delle fasi di:
- muovere, fino ad una prestabilita distanza, relativamente tra loro detta porzione (E) d?estremit? del tubo (T) e detto tampone (2) di formatura, in avvicinamento reciproco in direzione di un asse (X2) centrale longitudinale del tubo (T) stesso
- disporre detto elemento anulare (4) di riscontro nella posizione avanzata (P1), per riscontrare il tubo (T) e la guarnizione (G) del tubo stesso.
15. Il metodo secondo la precedente rivendicazione, in cui la fase di rilasciare il tubo mediante l?apertura della morsa (10) ? eseguita prima di, o in parziale sovrapposizione a, una fase di movimentare detto elemento anulare (4) di riscontro dalla posizione avanzata (P1) a quella arretrata (P2), per svincolarsi dalla guarnizione (G) e dal tubo (T) stesso.
16. Il metodo secondo una delle rivendicazioni 14 o 15, comprendente, successivamente alla fase di rilasciare il tubo (T) mediante l?apertura della morsa (10) per un prestabilito tempo, una fase di serrare ulteriormente il tubo (T) mediante la chiusura della morsa (10).
17. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 10 a 16, comprendente, successivamente alla fase di riscaldare l?elemento (4) di riscontro anulare ad una temperatura prestabilita in modo da riscaldare per contatto la superficie interna della porzione (E) di estremit? del tubo (T) avvolgente l?elemento di riscontro anulare (4) e, contemporaneamente, riscaldare dall?esterno detto tubo (T) in materiale termoplastico calzato sul tampone (2) di formatura, in corrispondenza della porzione (E) di estremit?, una fase di movimentare detto elemento anulare (4) di riscontro dalla posizione (P1) avanzata a quella arretrata (P2), per svincolarsi dal tubo (T) stesso, ed una successiva fase di movimentare l? elemento anulare (4) di riscontro dalla posizione arretrata (P2) verso la posizione avanzata (P1), fino ad una posizione intermedia (P3) di impegno dell? elemento anulare (4) di riscontro con un bordo (C) del tubo (T), per operare una compressione sul bordo (C) del tubo (T).
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